martedì 24 novembre 2020


 

                                       LIQUORE DI MIRTO 

 



Al termine di una gustosa cena, in un locale sardo a Roma, ci hanno servito, con piccoli dolcetti di mandorle, il liquore di mirto. Non conoscendo la Sardegna, ahimè, è stata una piacevole scoperta.

La conseguenza di questa nuova passione? Siepi di mirto in tutto il giardino, per cui che ne abbia ancora una scorta o no, tutti gli anni "l'altra mia metà", fa il liquore, che poi ghiacciato, su un bel dolcetto, va giù che è un piacere. Attingo quindi alla sua collezione per copiare la ricetta.

                                                  

LIQUORE DI MIRTO 

Il periodo migliore per fare il liquore di mirto è senza dubbio il periodo invernale: Le bacche devono, infatti, essere raccolte quando hanno raggiunto il loro inconfondibile colore nero e non sono ancora diventate troppo dure; ciò avviene da novembre a gennaio in dipendenza del clima e dell’esposizione dei cespugli di mirto.

Ingredienti :

  •  bacche di mirto Kg. 1
  •  zucchero g. 500
  •  alcool puro 1 l
  •  acqua 1 l.
Procedimento

-Mettete le bacche di mirto in un recipiente a chiusura ermetica abbastanza grande da contenere sia le bacche che l’alcool.

-Coprite le bacche di mirto con l’alcool e lasciate riposare il tutto in un posto buio e fresco per almeno 60 giorni, agitando di tanto in tanto il recipiente.

-Trascorso questo tempo, filtrate l’alcool dalle bacche di mirto e dai residui e strizzate delicatamente le bacche con un canovaccio o con un torchietto per ricavarne tutti i succhi e le essenze che hanno assorbito.

-Nel frattempo, preparate uno sciroppo facendo bollire l’acqua e sciogliendovi lo zucchero; una volta ottenuto lo sciroppo, fatelo raffreddare e poi miscelatelo con l’alcool aromatizzato. 

-Filtrate di nuovo il tutto, imbottigliate e lasciate riposare il liquore così ottenuto per almeno un mese, meglio se due, in un luogo fresco.


Consigli

-Per ottenere un liquore di mirto non troppo dolce, diminuite la quantità di zucchero di 100 g. La dose di zucchero dipende dal grado di maturazione del mirto: più è maturo e minore sarà la quantità di zucchero utilizzata.
-In alternativa allo zucchero potete utilizzare il miele, nelle stesse quantità. 

-In Sardegna si utilizza solitamente quello di corbezzolo, ma andrà benissimo anche il miele d'acacia, dal sapore più neutro.
-Oltre alle quantità di zucchero è possibile variare anche la quantità di acqua, così da rendere il liquore di mirto più adatto ai gusti personali. 

Tener presente che, con 1 litro di essenza con alcol a 90°, unito a 1 litro di sciroppo, si otterrà una gradazione di 45° circa. Aumentando la quantità di sciroppo si otterrà una gradazione minore.



domenica 1 novembre 2020

                        La pizza di Paoletta da fare in fretta

                       

Dopo vari corsi, in presenza, con Adriano e Paoletta, iniziai, già vari anni fa, a cucinare, via internet, con questi eccezionali maestri con lezioni di cucina collettiva.

 Alla fine ognuno postava il suo lavoro ma, durante la diretta, facevamo domande lì dove il nostro risultato differiva dal loro. Imparammo così sempre nuove tecniche ed il rapporto era  personale. Fu molto divertente. Ma era tanti anni fa ed eravamo all'inizio delle video chiamate e dei social  ed eravamo  pochi, e molti ci conoscevamo in quanto  orfani del forum di Cucina Italiana.

Questa, poi,  è diventata l'unica ricetta che replico quasi tutte le settimane,  cambiando, ovviamente, quasi sempre le farine.

La ricetta è per due teglie da 25x35

 In grassetto la mia dose (i 2/3) per una tonda da 33/35 di diametro

200 -300g.  farina per pizza  

 xxx  - 50g. farina di farro

 66  -  50g. semola rimacinata di grano duro

   6  -    8g. sale

213 -  320  ml. acqua

6,6  -  10g. lievito di birra

12,4 - 20g. Olio Evo 

  - 1 cucchiaio di fiocchi di patate(facoltativo)

 

 Ore 16,30 Impastare tutti gli ingredienti (*)e mettere a lievitare in una ciotola unta d'olio e coperta per 2 ore.

*Se si usa l'impastatrice versare l'acqua ed  il lievito e scioglierlo con la foglia,unire metà della farina e, sempre impastando, il sale, l'altra metà della farina, l'olio a filo e continuare fino ad incordare.

Ore 19  Rovesciare l'impasto sulla spianatoia, leggermente infarinata di semola, dare le pieghe, arrotondare e mettere a lievitare coperto a campana per 1 ora(io rimpasto appena nella ciotola e verso direttamente nella teglia oliata e coperta a campana, così son sicura di non compromettere la lievitazione).

Ore 20,15 accendere il forno al massimo.

Stendere la massa, prendendola dal di sotto con le dita oliate, formando un piccolo cordone esterno.

Ore 20,50 Condire con salsa di pomodoro. Oppure patate e prosciutto con mozzarella sotto.

Infornare nella parte bassa finché il cornicione comincia a colorirsi. Aggiungere la mozzarella , del parmigiano, un filo d'olio e spostare al centro del forno.

Ore 21 Si cena. Buon appetito.

 

                                       

       Viene bollosa e soffice. Ottima l'aggiunta di qualche acciuga sottolio