domenica 6 marzo 2016

I CROSTOLI

Comunque li  vogliamo chiamare: chiacchere, frappe,  galani , per me saranno sempre i crostoli di nonna Giulia. Li faceva in genere di sabato, in quanto lei che aveva le manine d'oro, preferiva lavori più creativi alla cucina, e poi una veneta , che si era sposata in Africa giovanissima e  trapiantata in Puglia, non aveva alle spalle il classico libro delle ricette, ma viveva dei ricordi della sua infanzia e dei piatti che aveva visto cucinare nella grande cucina di famiglia.
I crostoli, le frittelle di carnevale, la polenta erano i più gettonati, così ad occhio.
Io invece giro in rete, provo, modifico   la ricetta tra quelle che più si avvicinano ai miei ricordi.
Ed eccoli così, bollosi bollosi. leggeri e croccantissimi per giorni.




I CROSTOLI 

200 g farina 00-
2 uova
-1 bicchierino di grappa
-1 grossa noce di burro-
1 cucchiaio di zucchero-
 zucchero a velo per spolverare

Impastare tutti gli ingredienti e lasciar riposare per una mezz'ora in frigo.
Tirare la sfoglia sottile ( io uso la sfogliatrice del ken alla penultima tacca),
tagliare a rombi con una rotella e friggere in olio profondo, girarli velocemente.
Spolverare di zucchero a velo. 


Nessun commento:

Posta un commento