martedì 17 novembre 2015

Camille alle carote viola


Con le prime carote viola   ho voluto realizzare queste simil camille. Veloci da realizzare, sono ottime per colazione ma anche per un salutare spuntino.





La ricetta è di Pinella di coquinaria ma io l'ho vista  qui  poi ho diminuito lo zucchero ed usato l'olio d'oliva fresco fresco di frantoio.


Ingredienti:
  • g. 200 di carote viola
  • g. 300 di farina per dolci
  • g. 180 di  zucchero
  • 2 uova
  • g. 100 di  olio di oliva
  • g.100 di  latte o succo d'arancia
  • g.50  di mandorle finemente tritate
  • 1 bustina lievito bio
  •  sale



Ho tritato finemente le mandorle e poi  le carote con un piccolo robottino.
Ho montato a lungo le uova con lo zucchero con delle fruste elettriche, poi aggiunto l'olio, il latte, la farina setacciata con il lievito, le carote, le mandorle,il sale.
Ho riempito  12  stampini da muffin ed un piccolo stampo da cake poi infornato a 180° per 30' i muffin, 45' il plum cake.








Appena usciti dal forno andrebbero spolverizzati di zucchero a velo.

 Da provare queste carote dai molti colori: arancione, giallo tenue, giallo intenso, fino ad arrivare al viola scuro.




 
                        In località San Vito, a Polignano a Mare, in provincia di Bari, nelle vicinanze dell’Abbazia, si coltivano circa cinque ettari di tale carota. La coltivazione è seguita da pochi agricoltori (sei o sette), alcuni dei quali sono in pensione.
 La carota di Polignano sta suscitando un grande interesse per la varietà dei colori, per l’eccelsa fragranza, croccantezza e per le sue caratteristiche salutistiche.

domenica 8 novembre 2015

fesa di tacchino in crosta



E' una vecchia ricetta di cucina Italiana del  dicembre 1993 che ho fatto più volte , poi la rete, i gruppi di cucina e le vecchie riviste di cucina rimangono confinate in una libreria o in un vecchio mobile di cucina come nel mio caso. 
Oggi finalmente un felice ripensamento ed eccolo con la ricetta.






Dosi x 10 persone
  • Fesa 1 k, 
  • pancetta tesa a fettine g. 200 
  • prosciutto crudo a fettine  g.100
  • parte verde zucchina g. 50
  •  carota g. 50
  •  porro o scalogno g.50 
  • 3 fette pancarre ammollato nel latte. 
  • 500 g. di pasta  sfoglia fresca.                                                                                                    
 Ridurre a brunoise la carota, la  zucchina e il  porro e rosolarli  x 2' con 2 cucchiai di olio.  
 Tritare 300g. di fesa   e unirla al pancarrè, con un albume, sale e pepe poi tritare tutto al mixer.
Aprire a libro la fesa rimasta (va bene anche  un  petto di pollo) salata, pepata, e coperta con fettine di prosciutto, spalmata con la farcia preparata al mixer, cosparsa con la brunoise.
Arrotolare la carne su se stessa,bardarla  con le fettine di pancetta, legarla  con spago da cucina per fissare la pancetta, e metterla  in una pirofila con salvia, rosmarino, aglio, olio,  poi nel forno a 190° x 45', girando e bagnando con vino.




Far raffreddare e poco prima di servire tirare la sfoglia sottile avvolgervi il polpettone freddo, pennellare con uovo battuto, decorare e infornare a 220° x 15'. 
Servire tiepido con a parte il suo fondo di cottura. 

mercoledì 4 novembre 2015

Brasiliana all'arancia



In questi giorni gli alberi di arance e mandarini  sono pieni di frutti colorati ed ormai quasi maturi. Oggi ho colto i primi mandarini o meglio le clementine, piccole, dolcissime e senza semi. In attesa delle prime arance ho realizzato la prima brasiliana ai mandarini. E' una vecchia ricetta di Ramona Pasini che riporto con le mie modifiche.
   

Brasiliana all'arancia


Ho inserito nel boccale del frullatore   5 piccole clementine,( o una bella arancia) ovviamente biologiche (senza i semi)  a fette  e frullato fino a ridurle a crema, ed in successione:
150 ml di olio di oliva
4 uova
200 g di zucchero (anche di canna )

Una volta frullato  ho aggiunto  in una ciotola una bustina di lievito con g. 250 di farina 00 e amalgamato tutto co una frusta elettrica o a mano
 qualche minuto .

Ho utilizzato una  teglia da 28 cm di diametro
 imburrata e infarinata ed  infornato a 180°/ 200°per 40/45' circa a forno statico, finché la torta non diventa ben colorita..
Mentre cuoceva, ho preparato  uno sciroppo con  200 ml di succo di mandarini e 150  di zucchero,   e portato ad ebollizione per qualche minuto per farlo addensare e poi  versare ancora caldo direttamente sulla torta  appena sfornata.
Per permettere alla torta di assorbire bene lo sciroppo, va preventivamente bucherellata con uno stecco o una forchetta e poi versato lentamente lo sciroppo su tutta la superficie.

Oltre che con arance e mandarini, si può realizzare con cedri o limoni.


mercoledì 28 ottobre 2015

Pane con prefermento

Pane con prefermento


Dopo aver visto questo pane sul bolg di giallo zafferano, QUI    la ricetta originale, irresistibile è stata la  voglia di provarlo. Ne sono rimasta entusiasta. E' croccante, con una mollica asciutta e alveolata. Il colore è dato dalla semola e dal malto. Prima di tutto ho dimezzato la dose, e poi nonostante per  il prefermento si sia stato utilizzato l'esubero, io ho comunque utilizzato lievito maturo,

.

questa la ricetta con le mie modifiche

Pane con prefermento:  15 g di ( esubero) di lievito madre al 50%
  • 65  g di acqua
  •  65 g di semola di grano duro Senatore Cappelli (io selezione Casillo)
Per l’autolisi: 150 g di Semolato di grano duro Cappelli
  • 200 g di farina di tipo 0  coop con 12,5% di proteine
  •  220 g di acqua a 22°C
Per l’impasto finale:

  • 20 g di acqua o anche30 se la vostra farina assorbe bene
  •  15 g di  malto d’orzo liquido
  • 8 g di sale
  • 21:00 pre-fermento :sciogliere la pasta madre in acqua. Aggiungere farina e lasciarlo a a ta per 12ore.
  • 7.00 in autolisi : miscelare con acqua nella planetaria,le farine setacciate con  qualche giro di spatola finché l’acqua non si sia assorbita e l’impasto si presenti grumoso, lasciare riposare. Quando il pre-fermento è pronto e mostra un cedimento al centro che indica che sta per collassare,incorporiamo il malto e mescoliamo . Versiamo il pre-fermento contenente il malto sull’impasto autolitico e aggiungiamo10 g di di acqua dei 20 a disposizione. Azioniamo vel 1.
Prima di aggiungere altra acqua, aggiungiamo il sale, incorporiamo 5 g di acqua continuiamo ad impastare. Una volta assorbita l’acqua, incorporiamo  gli ultimi 5 g (se sono di più sempre poco alla volta) e incordiamo.
Lasciamo riposare coperto da un piatto per 30′ poi ribaltiamo sull’asse infarinata e pratichiamo un giro di pieghe a tre. Lasciamo puntare (riposare)per 60′ e ripetiamo .
Rivestiamo di un telo abbondantemente infarinato il cestino da lievitazione
Sgonfiamo l’impasto dando la forma di un rettangolo e arrotoliamo a filone con i lembi di chiusura verso l'alto. Copriamo  con gli angoli del telo e mettiamo in frigorifero per 24 ore.
estraiamo l’impasto , lasciamo che raddoppi il volume e accendiamo il forno quando è raddoppiato. dovrà presentarsi gonfio e sarà pronto quando premendo con il dito, vedrete che torna su molto velocemente Prima di formare il pane, staccate un pezzetto e deponetelo in un bicchierino coperto con pellicola per alimenti forata. Sgonfiatelo bene e marcate il punto con un elastico. Quando è quasi triplicato, sarà pronto Ribaltiamolo sulla teglia infarinata , accarezziamo la superficie cosparsa di semola, incidiamo con lametta Inforniamo in forno preriscaldato
Impostiamo alla massima temperatura , con un pentolino di acqua sul fondo  Il pentolino dovrà essere estratto dopo 10/15' la temperatura abbassata a 200°C per altri 10/15 '
 Ridurre la temperatura a 180°C per terminare di cuocere il pane nella seconda mezz’ora (ci vorrà in tutto circa 60-75' a seconda del peso ).
 Gli ultimi 10' apriremo il forno a fessura 
Terminata la cottura lasciare il pane sulla grata in forno spento per altri 10/15' o fin quando non sarà completamente freddo .



Io non ho rispettato nel dettaglio i tempi, ma è venuto bene lo stesso.

martedì 13 ottobre 2015

STRUDEL DI PAPAVERO

STRUDEL DI PAPAVERO

Durante la settimana dello strudel, anni fa, ho partecipato in Alto Adige, ad un corso di cucina. 
Siamo partite a piedi da Castelrotto e dopo una agevole passeggiata di  mezz'ora ai piedi dello Scilliar siamo giunte al maso paten, un bellissimo maso che si affaccia su una splendida vallata 
 Sotto la supervisione della proprietaria, la signora Maria Anna Plunger, abbiamo preparato e mangiato deliziosi strudel dolci e salati. ...Strudel alle mele ...Strudel alle prugne ...Strudel ai crauti ....Strudel agli spinaci e patate. Non abbiamo potuto realizzare quello ai semi di papavero, con lb, il pomeriggio è volato e pensate al costo di soli 10 euro.

Ingredienti per la pasta:
g. 500 di farina
g.60 zucchero
g. 100 burro
4 tuorli
20 g lievito
1/4 di latte
buccia di limone
pizzico di sale
burro per spennellare lo strudel
Ingredienti per il ripieno:
g 200 semi di papavero
g. 200 miele
2 cucchiai latte 
un pizzico di cannella
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
Preparazione
  • Mettere farina, zucchero, lievito,limone e sale in una ciotola
  • scaldare il latte (tiepido)
  • mescolare il latte con il burro e i tuorli
  • Impastare iltutto con il resto degli ingredienti
  • la pasta dovrebbe evidenziare bolle
  • lasciar crescere l'impasto
Unire tutti gli ingredienti al ripieno
Stendere la pasta di lievito, spalmarla con il ripieno e arrotolarla
Temperatura di cottura:180°x 30-40-minuti 


 Ho fatto anche questo strudel , ma non ho le foto. Ecco le mie conclusioni : .
  1.  E' piaciuto molto a delle ragazze tedesche, proprio per via del papavero .
  2.  io invece ho scoperto che non amo il papavero, è troppo forte per i miei gusti, anche se ho ridotto a dose a 150 invece di 200. .
  3.  l'impasto per lo strudel con lb è davvero buono .
  4.  La prossima volta sostituirò il papavero e miele con marmellata di arance
  5.  con questa dose ne vengono due

STRUDEL DI CARCIOFI

STRUDEL DI CARCIOFI

Finalmente i primi carciofi, ancora duretti e costosi,ma che voglia di strudel.


  • Pasta sfoglia 300gr (una confezione di buitoni fresca)
  •  6 carciofi a spicchi
  •  3 uova
  • 100 gr. Prosciutto crudo
  •  Un paio di acciughe sott’olio, una cipollina, prezzemolo,
  •  vino bianco
  •  Burro 30, farina 30gr, latte 200 ( besciamella io  la compro)
  •  300 gr. di patè di fegato(dopo la prima volta non l’ho più usato), cognac
 In un tegame con 2 cucchiai di olio appassire la cipolla, poi aggiungere il prosciutto a dadini, l’acciuga, i carciofi, sale pepe, ½ bicchiere di vino a fuoco basso( se necessario aggiungere acqua per stufare i carciofi) il prezzemolo.
Terminata la cottura aggiungere la besciamella, sale e pepe. (attenzione ci sono le acciughe)
Aggiungere ai carciofi  2 uova e un albume a caldo così si rapprende.
Stendere la sfoglia 40x30 sulla placca imburrata o carta forno e col dorso del coltello segnarla in 3 parti.  
 Spalmare patè + cognac sulla striscia centrale Partendo dal segno fatto sulla sfoglia e andando verso l’esterno tagliare la pasta a strisce larghe un paio di cm. Versare al centro i carciofi, livellare e intrecciare le strisce.
Pennellare col terzo tuorlo poi in forno caldo 200° x 25’.
Se hai fretta, puoi sempre fare un rotolo senza intrecci o se hai molti invitati, aumentare le dosi,io compro 2 rotoli , la buitoni è già tonda e appena allargata mi riempie giusto una teglia.
Preparo in anticipo il ripieno, una mezz’ora prima, adagio la sfoglia sul tegame con tutta la carta che la avvolge senza imburrare, livello il composto, stendo il secondo rotolo , affinandolo appena, sigillo , bucherello con la forchetta, una pennellata di uovo e via in forno ci si impiega pochissimo.
Si toglie quando è dorata.

STRUDEL DI CRAUTI


Durante la settimana dello strudel, anni fa, ho partecipato in Alto Adige, ad un corso di cucina. 
Siamo partite a piedi da Castelrotto e dopo una agevole passeggiata di  mezz'ora ai piedi dello Scilliar siamo giunte al maso paten, un bellissimo maso che si affaccia su una splendida vallata 
 Sotto la supervisione della proprietaria, la signora Maria Anna Plunger, abbiamo preparato e mangiato deliziosi strudel dolci e salati. ...Strudel alle mele ...Strudel alle prugne ...Strudel ai crauti ....Strudel agli spinaci e patate. Non abbiamo potuto realizzare quello ai semi di papavero, con lb, il pomeriggio è volato e pensate al costo di soli 10 euro.

Cominciamo con quello di crauti ma ci sono anche gli altri.

STRUDEL DI CRAUTI con rosette di speck 


Ingredienti per la pasta
125 G di farina
125 G di burro
125 G di ricotta
SALE
noce moscata( io ho aggiunto solo un po' di zucchero)

Ingredienti per il ripieno
500 g di crauti freschi(io  in barattolo)
1 foglia di alloro, 1 cucchiaino di cumino, bacche di ginepro
1 patata cruda grattugiata
prosciutto cotto

Preparazione
Cuocere i crauti(io li ho rosolati anche con cipolla) con le spezie e la patata, filtrarli e farli raffreddare

Impastare gli ingredienti per la pasta e far riposare mezz'ora al fresco
Stendere l'impasto, disporre il prosciutto cotto e i crauti sulla pasta,
arrotolare e spennellare con l'uovo sbattuto

Temperatura di cottura :200° x 30 '
Io ho dimenticato di mettere il prosciutto cotto nell'impasto per cui l'ho servito a parte. Era comunque buonissimo
La prossima volta invece penso di utilizzare dello speck.

La focaccia

La focaccia

"Questa sera focaccia"ed era una festa a casa di nonna Rachele, noi portavamo la mortadella e il provolone piccante. Nel primo pomeriggio,in pochi minuti,  impastava farina, grossetto, una patata, il lievito ed eravamo sempre tanti.
Negli anni ho fatto tante prove, le prime fallimentari poi  alla fine, con i suggerimenti delle mie amiche, finalmente  ecco la mia  focaccia di patate nel classico tegame di ferro.



      ingredienti:
  • g.600 di farina 00
  • g.200 di semola rimacinata
  • g. 200 di patate 
  • un cubetto di lievito di birra
  • un cucchiaio di sale
  • g. 200 di olive verdi in salamoia
  • pomodorini q.b.
  • origano q.b.
  • olio di oliva

Lessate, pelate  e schiacciate finemente le patate.
In una capiente ciotola, meglio di plastica, mescolate le due farine e le patate intiepidite.
In un bicchiere di acqua tiepida sciogliete un cubetto di lievito di birra, in un'altro il sale.
Cominciate ad impastare con il primo bicchiere di acqua contenente il lievito ed aggiungete sempre altra  acqua leggermente tiepida, per ultimo il bicchiere con il sale.
L'impasto è molto morbido, nel caso aggiungere altra acqua e continuare ad impastare per alcuni minuti.



Coprire con pellicola e lasciare lievitare avvolto in una coperta per 2 0 3 ore,o  finchè non sarà raddoppiato.


Oliare abbondantemente  il classico tegame di ferro, versare il composto,  altro olio e delicatamente, con i polpastrelli. distribuirlo senza farlo sgonfiare.
Accendere il forno alla massima temperatura.
Snocciolare le olive, tagliare a metà dei pomodorini e lasciarli  a sgocciolare.
Affondare sull'impasto i pomodorini, le olive, irrorare con abbondante olio di oliva, 
poi origano e sale.
Coprire , lasciandolo in un'ambiente caldo, continuerà a lievitare. 
Il tempo varia a secondo della temperatura esterna, una mezz'ora d'estate può anche bastare. L'impasto raggiunge quasi il bordo della teglia.
 Infornare quando si è  raggiunta la massima temperatura .
Aspettate almeno che diventi tiepida , a me piace imbottirla di mortadella.

PS: si può aggiungere della farina integrale, o sostituire la semola con il grossetto. 
Aggiungendo  del grano arso, avrà un bellissimo colore ed un sapore ineuguagliabile.

Provatela poi con le rape stufate

inserendo a fine cottura delle rape lessate e ripassate in padella con aglio e filetti di acciuga.





Torta di grano Saraceno

TORTA DI GRANO SARACENO

Amo molto andare in vacanza in Alto Adige, mi piace camminare, zaino in spalla per ore, e difficilmente porto con me la colazione a sacco, adoro fermarmi nelle malghe e nei rifugi e gustare la cucina locale, ma ciò che più mi attira sono i dolci. 
Comprai il libro" cucinare nelle dolomiti" per studiarmi  la ricetta, ma poi  a casa, no al burro che  ho sempre sostituito conl'olio  d'oliva che produciamo, e poi con la dispensa piena di marmellate fatte in casa.....ed ecco allora la ricetta con tutte le mie modifiche



TORTA DI GRANO SARACENO CON OLIO E MELE

 Per uno stampo da 28 cm( interno 27 x 6)

  • 200  olio 
  • 250 g zucchero  
  • 6 uova 
  • 250g farina grano saraceno  
  • 250 g mandorle tritate o nocciole 
  • 2 mele grattugiate grossolanamente 
  • 1 lievito in polvere 
  • 1 presa di scorza di limone grattugiata
  • il succo di mezzo limone(facoltativo e solo se bio)
  • g.250 di marmellata di mirtilli, arance amare o mandarini


Montare a lungo i tuorli (importante: a temperatura ambiente, non di frigo) con g.150 di  zucchero, (finché scrive)poi unire lentamente a filo l'olio, quindi  aggiungere nell'ordine e molto lentamente: farina di grano saraceno, mandorle tritate finemente , le due mele grattugiate grossolanamente, una bustina di lievito,e  scorza di limone.
A parte,  montare  le chiare a neve ferma con 100 g di zucchero, presi dal totale, ed unirle delicatamente al composto di uova, girando con una spatola dall'alto verso il basso.

Versare la massa in uno stampo apribile imburrato e infarinato( io  utilizzo il pan grattato) o foderarlo con carta forno bagnata e ben strizzata.
Temperatura di cottura 180- 200°C.
Tempo di cottura: 40 minuti
Suggerimenti e consigli:
tagliarla a metà e farcirla  con marmellata di mirtilli rossi o servirla con panna e mirtilli.


Nota bene:

  1.  la ricetta da: Cucinare nelle dolomiti. Nella versione originale, ma anche in Alto Adige, si utilizzano g.250 di burro, che io sostituisco con l'olio e, dato che il burro contiene il 20% di acqua, nella conversione  bisogna tenerne conto.Quindi, utilizzo 200 g, di olio e se trovo che l'impasto è troppo denso aggiungo qualche cucchiaio di acqua o latte o limone.
  2. Se si utilizza il burro: mescolare energicamente i 250 g. di burro, a temperatura ambiente o comunque ammorbidito, con 100 g. di zucchero preso dal totale.Introdurre uno la volta i tuorli d'uovo e o poi il resto degli ingredienti.
  3. non avendo l'originale marmellata di mirtilli, è ottima con quella di arance amare o mandarini.


lunedì 17 agosto 2015

cous cous ai peperoni in agrodolce

Per chi ci conosce, sa che il cous cous  lo propone sempre  CHEF NICOLA e questa volta ne ha preparato uno dopo aver visto una trasmissione in tv alle 12.
 Ovviamente il modo di cucinare il cous cous l'ha imparato in Sicilia, poi ci mette del suo,la ricetta è una fusione  con quella trovata in rete , e poi con le sue immancabili novità.  E si, perché ormai letrasmissioni di cucina le vede lui, poi mi critica in tutto ciò che io faccio da ormai 40 anni. E chi lo doveva dire.

Comunque la ricetta è questa, scritta da lui.


cuscus con peperoni in agrodolce

Ingredienti : Couscous 200 gr., olio evo q.b., pomodori, capperi sotto sale, acciughe sotto'olio, sale, 1 lime, peperoni in agrodolce.

In una ciotola con acqua calda mettere in ammollo i capperi.
Pelare i pomodori, quindi ridurli a tocchetti e condirli con poco sale, olio, basilico; farli insaporire per almeno 1 ora.
Passato il tempo mettere nel mixer i pomodori i capperi le acciughe , il succo del lime e frullare fino a ottenere una salsa omogenea; unire al composto 4 cucchiai  d'olio, 1 mestolino di acqua fredda e frullare ancora.
Scaldare 250 ml d'acqua in una casseruola, unire 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva; versare il cuscus, lascialo gonfiare per una decina di minuti, poi sgranalo con una forchetta.  
Condire il cuscus con la salsa e farlo insaporire per 1 ora.
All'interno di un coppapasta versare una base di couscous, adagiarvi sopra i peperoni in agrodolce, quindi altro couscous.


Peperoni in agrodolce

Ingredienti: peperoni gialli e rossi g. 500, zucchero g. 125, sale g. 50, aceto di mele 500 ml., acqua 500 ml.

Lavare ed asciugare i peperoni, togliere i semi e i filamenti interni, poi tagliarli a strisce larghe circa 1 cm.
Versare in una pentola l'acqua, l’aceto,lo zucchero , il sale e fare cuocere il tutto a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto; quando lo zucchero e il sale si saranno sciolti, aggiungere i peperoni e coprire con un coperchio. I peperoni dovranno cuocere, ma rimanere croccanti : ci vorranno più o meno 20 minuti.

Una volta pronti i peperoni, farli scolare all’interno di un colino e tenere il liquido di cottura da parte




Ci manca sempre un fotografo ed io col cellulare cerco di dare un'idea dei piatti che prepariamo.








venerdì 19 giugno 2015

Panini alla zucca

Sempre in tema di panini e come variazione dei panini all'olio delle  Simili, ho trovato sul blog di " croce e delizia " questi  soffici panini alla zucca.
Per la ricetta originale potete vedere qui .


Panini alla zucca

Per il lievitino:
100 g Farina di grano tenero 00 di perniola alimenti
 12 g Lievito di birra 
 70 g Acqua
In una ciotola, impastare tutti gli ingredienti ed attendere il raddoppio.

Per l'impasto:
150 g Farina di grano tenero 00 di perniola alimenti
250 g Farina di forza (manitoba) di perniola alimenti
150 g Zucca cotta in 100 g  di acqua
70 g olio d'oliva
2 cucchiai di zucchero anche di canna
8 g Sale

Cuocere in un pentolino coperto  per 5 minuti  la zucca, tagliata in piccoli pezzi,  con i 100 grammi di acqua e ridurla in una purea. Lasciar raffreddare.
Impastare dolcemente la zucca con tutti gli  altri ingredienti ed unire anche il lievitino.Proseguire a lavorare più energicamente per una decina di minuti, deve risultare un impasto tenero ma non appiccicoso.
Fare una palla,e lasciare lievitare per circa un ora e mezza  in un contenitore di plastica leggermente unto di olioe sigillato con pellicola  e comunque fino al raddoppio 
Ribaltare l'impasto sul piano infarinato,  formare un rotolo e dividerlo  a formare le palline,
Per la formatura delle palline vi rimando alla ricetta dei panini all'olio delle simili. Spennellare con acqua tiepida o meglio con  un tuorlo diluito con poco latte, ed eventualmente cospargere  con semi di sesamo, zucca e finocchio.
Lasciar lievitare fino al raddoppio. Infornare a 190°C.per circa 15 minuti.

Panini semi dolci all'olio

Panini semi dolci all'olio 

Ho iniziato il mio primo corso sulla panificazione con le sorelle Simili, a Roma, per due giorni. Ero davvero alle prime armi e mi si aprì un mondo nuovo. Arrivai con il  loro libro nuovo, nuovo, sopra una  dedica, e cominciai questa nuova avventura. Iniziai, ovviamente, con  il lievito di birra. 
I panini che, ho poi replicato tantissime volte, mi hanno sempre fatto fare un grande  figurone.
Ho scelto la ricetta con olio, in quanto il burro non esiste nel mio frigo, e diminuito il lievito, ma si può ancora ridurre aumentando un po' i tempi di lievitazione.
Con un chilo di farina ne vengono almeno una trentina, inforno per due volte su  tegami neri da forno, rivestiti di carta forno.





Ecco la loro ricetta con piccolissime modifiche:

Panini semi dolci all'olio 

(dal libro delle sorelle Simili : Pane e roba dolce)



  • k.1 farina di forza (700 farina 00, 300 manitoba)
  • 500 g. acqua
  • 100 g olio d'oliva
  • 50 g lievito di birra
  • 80 g zucchero
  • 15 g sale
Impastare tutti gli ingredienti e lavorare l'impasto fino ad ottenere un impasto tenero ma non appiccicoso. Fare una palla e metterla a  lievitare  in un contenitore di plastica leggermente unto d'olio per 50/60' sigillato con pellicola.
Fare delle palline (anche da 15 g.), disporle su un tegame  o leccarda del forno ricoperto di carta forno e spennellarle con acqua tiepida in modo che si possano guarnire con semi di zucca (bagnando l'impasto sarà più facile che rimangano attaccati!) e porre a  lievitare per  50/60' fino al raddoppio
Se invece della sola acqua si spennellano con una miscela di latte e rosso d'uovo, usciranno dorati in superficie.
Informare a 210/220° per 10-12'.




Se non avete mai fatto i panini, ho trovato in rete questa spiegazione per la formatura, esiste anche un video  qui

Iniziare con dividere  l'impasto  lievitato in tanti pezzi tutti dello stesso peso ( pesare le prime volte)

Schiacciare leggermente ogni  il pezzo e dargli una  forma rettangolare.


Arrotolare cercando di "serrare con i pollici"ogni singolo pezzo.


Girare di 90°, con la chiusura verso l'alto e ripetere la stessa operazione, ma si può  fare anche solo un arrotolamento.


Chiudere unendo  le due estremità,  serrando la pallina  sotto.


Terminare  con l'arrotolamento  usando l'interno del palmo messo a conchetta e roteando in maniera energica per poi lasciarlo dolcemente.

Pane rustico con segale

Questa è una delle prime ricette con cui ho sperimentato il lievito madre, riesce sempre forse perché è a lievitazione mista. La trovai tanto tempo fa in rete, ma allora copiavo solo le ricette. Ora sarei felicissima di conoscere l'autore di questa meraviglia che col tempo ho anche modificato. Utilizzo un  tegame di acciaio  foderato di carta forno che dopo la lievitazione metto in forno. A metà  cottura estraggo il pane e delicatamente lo poso sul ripiano di mezzo del forno, tentando anche di togliere la carta.
Si ottiene un pane morbido, profumato, adatto ad un ricco spuntino con salame e formaggio.

 
Pane rustico con segale
g.400 di farina di grano tenero tipo 0 di perniola alimenti
g.100 di segale o  grano saraceno di perniola alimenti
100 di lm rinfrescato ed arzillo
g.280/300 di  acqua,
g.6 di lievito di birra
g.5  di malto d'orzo
g.40 di olio d'oliva
g.12 sale 
g. 15 miele
g.3 di finocchio   o cumino o girasole .
Qualche ora prima miscelare miele e semi
Sciogliere i lieviti nell'acqua, aggiungere il malto e gradatamente la farina.  A impasto iniziato aggiungere olio e sale battendo leggermente per 8/10'(io uso il ken e batto per molto meno). Fare una palla e mettere a lievitare in una ciotola unta di olio per 40' sigillata con pellicola.
Tagliare a metà e fare due filoni con la falda sopra. Schiacciare. Da un filone schiacciato tagliare la parte piatta in tre(lasciandola attaccata al resto del filone) e formare la treccia da appoggiare sull'altro filone appiattito e infilare l'estremità dentro la pasta aprendo un poco la falda. Spolverare con farina
(io ho aggiunto tanti semi di zucca, prima inumiditi e poi pressati nella treccia)Ho rivestito di carta forno una pirofila ovale di acciaio a bordi alti, chiuso con il coperchio e messo a lievitare per 50/60'



PS: Ho raddoppiato la dose e in una ho sostituito i semi con noci tritate grossolanamente , ho aggiunto 20g. di yogurt e messo a lievitare in una pesciera foderata di carta forno(vedi foto) 

A lievitazione ultimata, ho posto in forno caldo a 200° per 40 minuti.